- 13/12/2021
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Educazione ambientale impegno per il futuro
Educazione ambientale impegno per il futuro per ottenere una società civile, globale, inclusiva e positiva.
G20 e COP26
I due grandi appuntamenti mondiali avvenuti pochi giorni fa, G20 a Roma e COP26 a Glasgow, non hanno dato risposte significative e concrete al problema del riscaldamento globale e a tutte le altre emergenze climatiche che mettono in pericolo il Pianeta Terra.
Due maxi eventi che dovevano dare certezze sul futuro e che si possono invece raccontare e stigmatizzare con le poche parole di Greta Thunberg, la giovane attivista svedese diventata simbolo mondiale dell’ambientalismo e dello sviluppo ecosostenibile: “Ecco il riassunto: bla bla bla…!”
Accordi deboli in cui manca il coraggio di decidere, testi dei documenti finali lontani dalla perfezione, date indicate (2030, 2050) senza una scadenza certa preso dai politici terrestri che continuano a rinviare decisioni fondamentali sono stati i soli risultati tangibili ma insufficenti.
La cura dell’ambiente è un tema che riguarda tutti: il nostro benessere e la nostra salute dipendono strettamente dal modo in cui trattiamo le risorse ambientali, e dalle scelte che compiamo per preservare o meno la natura che ci circonda.
Introdurre negli ambienti scolastici progetti di educazione ambientale suddivisi per età e competenze è importante, perché permette di tradurre concetti scientifici complessi in un linguaggio più accessibile, e innescare un cambiamento positivo.
L’educazione ambientale è stata concepita come strategia per generare cambiamenti significativi nei comportamenti umani che riguardano l’ambiente, e per ridefinire valori culturali, sociali, politici ed economici, oltre che proporre una nuova visione degli elementi naturali.
La scuola culla della coscienza ambientale
La scuola deve essere la prima a sostenere e promuovere una coscienza ambientale, mettendo in risalto che non si tratta di uno studio fine a se stesso ma che è fondamentale comprendere come atteggiamenti e comportamenti delle persone, di tutte le persone, che solo perseguendo un fine comune possiamo salvare la Terra dalla autodistruzione per colpa del genere umano.
Sensibilizzare i cittadini e le comunità ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali e al buon governo del territorio deve essere un compito principale per la scuola che è il luogo di elezione per attivare progetti educativi sull’ambiente, la sostenibilità, il patrimonio culturale, la cittadinanza globale.
Stimolare la consapevolezza del comportamento quotidiano responsabile, dell’adozione di uno stile di vita corretto finalizzato al benessere personale e collettivo deve far parte del percorso di studi fino dalla prima infanzia.
La scuola ha visto in questi anni allargare la propria responsabilità educativa a nuovi ambiti trasversali, l’autonomia scolastica ha posto le basi per un diverso modo di relazionarsi con il territorio e con le realtà istituzionali e professionali che vi operano.
Introdurre negli ambienti scolastici progetti di educazione ambientale suddivisi per età e competenze è importante, perché permette di tradurre concetti scientifici complessi in un linguaggio più accessibile, e innescare un cambiamento positivo. Questo si traduce in un maggior rispetto per l’ambiente in cui si vive, con una conseguente riduzione degli sprechi e una maggiore sensibilità verso l’utilizzo di energie rinnovabili piuttosto che non rinnovabili.
Costa Crociere in collaborazione con Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) si è rivolta, con un sondaggio, direttamente ai giovani che hanno partecipato al progetto “Guardiani di Costa”, avviato nel 2017 e rinnovato anche per l’anno scolastico 2020/2021 ed ha ottenuto un quadro chiaro di cosa pensano.
9 studenti su 10 hanno infatti espresso il desiderio che le aziende e le istituzioni si impegnino di più nell’applicazione di quelli che sono gli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite e si dicono preoccupati per le problematiche riguardanti il riscaldamento globale e l’ambiente marino preferendo soluzioni di economia circolare rispetto a quelle di economia lineare.
Il legame con il territorio, la ricchezza interculturale, il dialogo e l’osservazione quotidiani con i ragazzi, la dimensione interdisciplinare e la possibilità di costruire percorsi cognitivi mirati, sono aspetti determinanti per mettere in pratica l’educazione ambientale per essere preparati alle numerosoe sfide che si presenteranno.
Promotrice di cultura e di relazioni, la scuola può fornire agli studenti, alle famiglie e alla collettività anche gli strumenti necessari per comunicare e attuare un processo virtuoso che conduca realmente verso una umanità più fraterna.
Dalla Primaria all’Università la scuola deve recitare un ruolo di protagonista in quel campo che, fino ad oggi poco considerato, deve essere conosciuto e studiato come una delle materie principali della formazione di tutti e affrontato con partecipazione attiva dagli individui.
Consapevolezza del quotidiano e di essere parte di una comunità locale e globale che si salva solo se agisce unita in azioni ed intenti, questo è il punto d’arrivo e di ripartenza dell’umanità che abita in una casa comune chiamata Terra.
Università e ambiente
Oltre al campo del lavoro, naturale sbocco per i temi che devono ssere affrrontati nei vari gradi di istruzione scolastica è l’Università, porzione di terreno fertile dove la consapevolezza della ricaduta sull’ambiente delle nostre azioni trova attuazione formativa nei nuovi Corsi di Laurea che diventano strumenti didattici ad hoc per approfondire professionalmente il tema.
L’Università Telematica Pegaso e l’Università Telematica Mercatorum sensibili al problema e propositive per la sua soluzione, hanno inserito nelle loro offerte formative diversi Corsi di Laurea e Master di 1° e 2°livello che affrontano e promettono specializzazione nei settori professionali interessati.
La parte del leone la fanno i Corsi di Ingegneria che vengono proposti con piani di studio specifici:
Ingegneria Civile indirizzo Ambientale (UniPegaso)
Ingegneria delle Infrastrutture per una mobilità sostenibile (UniMercatorum)
Ingegneria Gestionale Indirizzo Economia Circolare (UniMercatorum)
ingegneria Gestionale indirizzo Gestione del Rischio (Magistrale UniMercatorum)
Altre possibili strade per una carriera universitaria rivolta ai temi dell’ecducazione ambientale sono anche il Corso di Laurea Triennale Scienze Turistiche indirizzo Turismo Sostenibile di UniPegaso e il Corso di Laurea Triennale L-Gastr indirizzo Turismo di UniMercatorum.
Anche la vasta gamma di Master diventa strumento di approfondimento e specializzazione per contribuire ad un processo educativo determinante per promuovere comportamenti conservativi legati a presente e futuro.
Per informazioni approfondite sull’offerta formativa di UniPegaso e UniMercatorum il Polo Didattico La Spezia in via Fontevivo 19f è a disposizione di chi vuole cambiare o migliorare la propria carriera lavorativa o le conoscenze personali.
Per contatti, informazioni, iscrizioni :
340 2648247 lunedì 8.30/13 – giovedì 14.30/18
348 3785255 reperibilità continua
ecplaspezia@unipegaso.it