- 04/10/2021
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Una laurea in Economia Circolare con UniMercatorum
Una laurea in Economia Circolare con UniMercatorum grazie al Piano di Studio specifico del Corso Triennale online di Ingegneria Gestionale.
Tra i tanti nuovi termini usati in questo periodo, un posto d’onore spetta all’espressione “economia circolare”. Tra cambiamento climatico ed inquinamento, il dibattito pubblico prende in considerazione modelli di produzione e consumo dedicati a condivisione, riutilizzo, riciclo, ricondiziomìnamento dei materiali e dei prodotti. L’obiettivo è creare oggetti che durino il più a lungo possibile e che possano essere riutilizzati invece che diventare rifiuti.
Economia circolare, ovvero un’economia che rigenera se stessa in cui i materiali possano essere nuovamente utilizzati e anche valorizzati grazie ad uno sfruttamento in forme ed usi diversi anziché essere dispersi nell’ambiente.
La differenza tra l’economia tradizionale, fondata sullo sfruttamento delle risorse fine a se stesso per ottenere il massimo profitto a scapito dell’ambiente, e l’economia circolare che rigenera se stessa per un impatto minimo sull’ambiente con vantaggi per Pianeta ed esseri umani, è netta.
Per utilizzare l’economia circolare devono essere riviste tutte le fasi produttive partendo dalla progettazione per arrivare alla versatilità dei componenti e alla sostenibilità con energie rinnovabili.
Il prodotto va progettato tenendo conto non solo del suo utilizzo primario ma anche della necessità di un impiego successivo trasformandolo in qualcosa di completamento diverso dal primo utilizzo.
Se prendiamo ad esempio un pneumatico, ormai da molti anni dopo aver egregiamento funzionato sotto ad un veicolo può diventare un aiuola o vaso per fiori o un componente del parco giochi per i bambini, ecc.
Questa versatilità ed adattabilità al cambiamento di destinazione ha il vantaggio di sfruttare meno energie inquinanti con scarti non riutizzabili a vantaggio di energie rinnovabili, inesauribili, meno inquinanti come : energia solare, eolica, idroelettrica, marina, geotermica…
L’utilizzo di materie prime riciclabili o biodegradabili, insieme ad un’energia rinnovabile; la progettazione di prodotti in modo che questi possano durare più a lungo ed essere riutilizzati, riparati;la creazione nuovi cicli produttivi nei quali gli “scarti” possono essere recuperati e impiegati in altri prodotti;creazione e promozione di piattaforme dove gli utenti, proprietari di beni, possono allocare i propri prodotti in modo che possano essere riutilizzati, compongono un sistema economico in grado di rigenerarsi da sé, pensato per dare una seconda vita ad un prodotto che ha terminato la sua funzione sul mercato.
Secondo la Ellen MacArthur Foundation – dal nome della sua fondatrice e presidente, Ellen MacArthur, che nel 2009 ha interrotto la carriera da velista per dedicarsi a tempo pieno alla sua battaglia in favore dell’ambiente – il termine definisce «un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. L’economia circolare è dunque un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun’altro. Nell’economia lineare, invece, terminato il consumo termina anche il ciclo del prodotto che diventa rifiuto, costringendo la catena economica a riprendere continuamente lo stesso schema: estrazione, produzione, consumo, smaltimento.»
Secondo le notizie riportate da https://www.sfridoo.com/economia-circolare/ , nel 2015, l’Unione Europea ha scritto il primo Pacchetto sull’Economia Circolare (EC), un insieme di 54 azioni, elaborate per facilitare la transizione verso un’economia circolare europea.
L’11 marzo 2020, è stato creato un documento, il Circular Economy Action Plan, che nasce seguendo proprio le linee guida dal Pacchetto EC.
Al suo interno il Circular Economy Action Plan contiene tutte le iniziative che l’UE ha deciso di porre in essere lungo l’intero Ciclo di vita dei prodotti: partendo dalla progettazione e dai processi produttivi, passando poi alla promozione di un consumo sostenibile. L’11 Febbraio 2021 è stato modificato e approvato il nuovo Piano d’Azione dell’Economia Circolare, con ben 574 voti a favore. Questo aggiornamento del documento è stato reso possibile grazie alla mentalità condivisa all’interno dell’Unione Europea sulla transizione verso l’Economia Circolare.
Infatti, per l’Europarlamento, l’Economia Circolare è “la strada che l’Ue e le imprese devono seguire per restare innovative e competitive sul mercato globale, riducendo nel contempo la loro impronta ambientale”. Inoltre, l’UE ha ampliato il documento con una nuova direttiva sulla progettazione ecocompatibile per includere i prodotti non legati all’energia. Ciò, dovrebbe normare i beni immessi sul mercato che rispettano specifici standard legati alla durabilità, alla non tossicità, alla riciclabilità e alla riparabilità.
In termini economici, sempre secondo le previsioni dell’Europarlamento, gli investimenti nell’Economia Circolare faranno aumentare il PIL europeo del 0,5% creando circa 700.000 nuovi green workers (lavoratori nei settori green) entro il 2030.
(Fonte: https://www.sfridoo.com/economia-circolare/ ).
In questo panorama si inserisce una proposta dell’offerta formativa con una laurea in Economia Circolare con UniMercatorum grazie al Piano di Studio specifico del Corso Triennale online di Ingegneria Gestionale.
Universitas Mercatorum con questo corso ha come obbiettivo quello di trattare tematiche di sviluppo sostenibile concentrandosi soprattutto sul diffuso e radicale rinnovamento delle competenze manageriali, sia nelle imprese impegnate nella trasformazione dei loro modelli di produzione, sia in quelle interessate ad operare nei business direttamente derivanti dalla circular economy stessa.
È rivolto all’attuazione delle politiche ambientali e dello sviluppo di aree “eco-industriali” della circular economy. Obiettivo del Corso di Studi è formare professionisti in grado di cogliere le necessità e le opportunità e allo stesso tempo coniugare strettamente produzione, ambiente e business.
Il laureato acquisisce durante il corso di studi conoscenze sia di base che ingegneristiche applicative nell’ambito dell’ingegneria industriale. Il percorso formativo ha un approccio metodologico flessibile che consentirà allo studente di svolgere funzioni tecnico-operative in ambito industriale, ma anche di gestione e coordinamento di piccole unità operative.
Per informazioni, colloqui orientamento, iscrizioni lo staff del Polo Didattico La Spezia è a disposizione nell’ufficio di Via Fontevivo 19f a La Spezia.
340 2648247 lunedì 8.30/13 – giovedì 14.30/18
348 3785255 reperibilità continua