Competenze tecniche, aggiornamento continuo, digitalizzazione: le basi per un futuro lavorativo di successo per i nostri giovani
Competenze tecniche, aggiornamento continuo, digitalizzazione: le basi per un futuro lavorativo di successo per i nostri giovani.
Orientati verso il futuro:
“Un bambino che nasce oggi, probabilmente, farà un lavoro che non esiste ancora. Per questo motivo, imparare ad imparare è il migliore investimento che possiate fare…. È importante, infatti, utilizzare ogni esperienza come strumento per crescere e migliorarsi nella vita e nella professione.
La sfida che ci troviamo ad affrontare è tenere il passo con la rivoluzione digitale e, per farlo, bisogna considerare lo studio come un’attività permanente, necessaria per l’aggiornamento continuo delle competenze.
L’Italia ha la metà dei laureati degli altri Paesi europei ed è la “Cenerentola” nel processo di digitalizzazione rispetto alle Nazioni più industrializzate.
La ricetta per invertire la rotta è coniugare innovazione tecnologica e formazione.” (Fabio Vaccarono Ceo Multiversity).
Queste parole, pronunciate dall’Amministratore Delegato del Gruppo che comprende le Universià Digitali Pegaso, Mercatorum, San Raffaele Roma durante un incontro con gli studenti di un Liceo Classico, mettono in evidenza la situazione in cui vive la formazione scolastica e accademica italiana che ha bisogno di una svolta epocale per rinnovarsi visti i numeri evidenziati dalle statistiche.
Riflettori accesi dunque sui metodi di formazione e sulle condizioni che permettono di accedere ai corsi di studio ma anche su una “piaga sociale” che riguarda i giovani tra i 18 e i 39 anni. L’Italia è tra le Nazioni Europee con il più alto tasso di “NEET” (giovani che non lavorano e non studiano): secondo i dati del 2022 di Eurostat, 1 su 4 non fa nulla.
“Comprendere e contrastare il fenomeno dei Neet è una delle sfide più urgenti che a abbiamo di fronte, ed è anche una delle più difficili. Si tratta di una condizione di vita che genera enorme sofferenza e solitudine per i ragazzi che la vivono e per le loro famiglie ma allo stesso tempo è un’enorme perdita di energie e di talento per tutto il Paese” , spiega Giovanni Foti Presidente Fondazione Cariplo, istituzione che ha lanciato in Rete il bando “Neetwork” con l’intenzione di sostenere iniziative rivolte ai ragazzi che non studiano e non lavorano. (fonte:Il Sole 24 ore)
Iniziative e collaborazioni da costruire sul territorio della formazione, che, a partire già dalle scuole medie, devono essere intraprese a più livelli dando ampio spazio al servizio fondamentale per i ragazzi, l’orientamento ai percorsi di formazione, vero buco nero nella scuola italiana.
L’orientamento scolastico dovrebbe essere un costane aiuto offerto allo studente perché possa fare progressivamente scelte scolastiche adeguate alla sua personalità ma, purtroppo, nella fascia di discenti tra gli 11 e i 18 anni, non è adeguatamene presente nel percorso di studi.
L’aiuto di un esperto è fondamentale da quando sono cambiate le regole anche nel mondo del lavoro. Chi ha finito il ciclo di studi delle superiori o all’università ed entra nel mondo del lavoro ha comunque “obbligo personale” di continuare a formarsi per la continua evoluzione delle condizioni di carriera o necessità di non perdere l’occupazione e per questi motivi deve conoscere il concetto di “lifelong learning” ovvero “apprendimento lungo tutto l’arco della vita”.
Una delle mancanze più evidenti nel sistema scolastico è “l’orientamento in uscita” ovvero un orientamento fatto al termine del ciclo di studi (terza media o quinta superiore) ma ignorato nella maggior parte dei casi dai singoli istituti.
Finalmente questa lacuna dovrebbe essere colmata perché, dal prossimo Anno Scolastico 2023/2024, farà il suo esordio in tutte le scuole il “Docente Orientatore”, figura professionale con il compito di favorire le attività di orientamento per aiutare gli studenti a fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, tenendo conto dei diversi percorsi di studio e lavoro e delle varie opportunità offerte dai territori, dal mondo produttivo e universitario.
E’ con l’orientamento che si costruisce, è con l’orientamento che si evita di lasciare per strada (nel vero senso della parola) ragazzi che non vedono un futuro per colpa chi ha ignorato compiti e responsabilità precise, chiudendo loro le finestre nascondendo l’alba di un nuovo giorno, e li ha fatti brancolare nel buio della mancanza di informazione, necessaria, invece, per creare entusiasmo sulla strada dell’avvenire personale.
Un/una giovane deve essere considerata attore principale della sua vita e quindi è necessario porlo al centro dell’attenzione, farlo sentire importante, fargli acquisire consapevolezza, prenderlo per mano e aiutarlo nella scelta che lo porterà a costruire il suo progetto personale.
Fare orientamento non significa solo dare informazioni ma mettere in evidenza la personalità, far crescere l’autostima, aiutare a coltivare flessibilità ed elasticità nelle decisioni, per essere pronti a scelte che il mondo sociale e del lavoro chiederà in continuazione.
L’anno scolastico si avvia alla conclusione e migliaia di studenti saranno chiamati dopo gli esami di maturità, a fare scelte importanti che si rifletteranno sulla loro vita per i prossimi anni e, forse, per sempre.
L’auspicio è che la dispersione scolastica diminuisca sempre in misura maggiore, che velocemente non esistano più NEET e che invece tutti i giovani vengano messi in condizione di inseguire i loro sogni e abbiano la forza di non mollare mai!
Per chi vuole provare a costruire il suo futuro noi del Polo Didattico La Spezia, con le proposte formative delle Università Digitali UniPegaso, UniMercatorum, UniSanRaffaeleRoma e di Aulab Coding Facotory (Corsi per Sviluppatore Web), siamo a disposizione per consigliare e affiancare chi crederà in noi e nei nostri Atenei (ma soprattutto in se stesso/a) nella costruzione di un avvenire composto da successi e serenità.